search
The following results are related to Energy Research. Are you interested to view more results? Visit OpenAIRE - Explore.
159 Research products
Relevance
arrow_drop_down
unfold_lessCompact results

  • Energy Research
  • Open Access
  • Embargo
  • IT
  • FR
  • DE
  • Italian

  • Authors: Dotto, Federica;

    In questa tesi, che si inserisce nell’ambito del progetto regionale GoBioM, è stata applicata la metodologia Life Cycle Assessment (LCA) per quantificare gli impatti ambientali associati al processo di coltivazione di una specie microalgale, Phaeodactylum tricornutum, finalizzato alla produzione di composti bioattivi. Si confrontano due scenari che differiscono per la tipologia di CO2 impiegata per insufflare le colture algali: nel primo viene utilizzata CO2 commerciale, nel secondo CO2 di scarto proveniente da un processo di upgrading del biogas a biometano. Lo scopo è stabilire se la produzione di biomassa algale, sfruttando CO2 di scarto, sia sostenibile e vantaggiosa dal punto di vista ambientale. Per la LCA è stato utilizzato il software GaBi 8.0. Inoltre, è stata condotta un’analisi di sensitività per valutare l’influenza dei seguenti parametri sui risultati finali: produttività algale, quantità di ipoclorito di sodio utilizzato per la sanificazione, percentuale di ricircolo del terreno di coltura e fonte di energia elettrica. Dai risultati è emerso che le fasi più impattanti sono la coltivazione e la liofilizzazione della biomassa, e i maggiori contributi sono dovuti ai processi di produzione di energia elettrica, solventi di lavaggio e nutrienti per il terreno di coltura. Dall’analisi comparativa si vede che l’utilizzo di CO2 di scarto, in alternativa a quella sintetica, comporta una diminuzione degli impatti del 10-15%. Tale riduzione è dovuta proprio all’utilizzo di un flusso di CO2 biogenica che solitamente viene rilasciato in atmosfera, infatti vengono contemporaneamente evitati il processo di produzione di CO2 sintetica e la sua emissione in atmosfera. L’analisi di sensitività ha evidenziato che con opportuni accorgimenti è possibile ridurre gli impatti connessi a tale sistema produttivo del 60-70%: riduzione del quantitativo di solventi di lavaggio, impostazione di un ricircolo completo e utilizzo di una quota di energia da fonte fotovoltaica.

    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • Authors: Mencherini, Ugo;

    Il concetto fondante e le motivazioni alla base di questo lavoro di tesi sono costituiti dalla volontà di analizzare a fondo la problematica energetica ed ambientale, focalizzando l‟indagine sul ruolo delle Fonti Energetiche Rinnovabili e contestualizzandola nel contesto “locale” relativo alla Regione Emilia Romagna: questo lavoro di tesi, infatti, è stato sviluppato nell‟ambito di un progetto di collaborazione stipulato tra Università e Regione Emilia Romagna e si è svolto all‟interno dell‟Assessorato alle Attività Produttive della Regione, lavorando con il “Servizio Politiche Energetiche” emiliano-romagnolo. La crisi energetica (e, contestualmente, la crisi ambientale) rappresenta una problematica al centro del dibattito globale da oltre mezzo secolo, affrontata finora in maniera non organica e realmente efficace dalle nazioni e dagli organismi sovranazionali coinvolti in tale dibattito. Tale tematica è divenuta ancora più pregnante (e la ricerca di una “soluzione” al riguardo, ancora più pressante) negli ultimi anni, in seguito alla deflagrazione di una crisi globale –economica e sociale- che ha intaccato i modelli di crescita e sviluppo (anche tecnologico) conosciuti finora, ponendo di fronte agli occhi dell‟umanità la necessità impellente di ridefinire politiche economiche, ambientali e, conseguentemente, energetiche, caratterizzate da una maggiore sostenibilità globale. La continua crescita della popolazione e il progressivo incremento generalizzato (e disomogeneo) degli standard di vita alimentano con ritmi esponenziali la domanda –e la conseguente produzione- di energia, inevitabilmente correlata (proprio a causa dei modelli di sviluppo seguiti finora) ad un drammatico incremento delle emissioni climalteranti, che continuano a nuocere irreversibilmente alla salubrità del nostro fragile ecosistema. Oltre alla problematica ambientale si aggiunge, con impellenza sempre più marcata, quella relativa alla disponibilità delle principali fonti energetiche (quelle fossili), che si profilano in esaurimento entro lassi temporali che potrebbero divenire drammaticamente prossimi: il “rischio reale” connesso alla prosecuzione di politiche energetiche poggiate sullo sfruttamento intensivo di tali fonti non è tanto connesso all‟eventuale esaurimento assoluto delle risorse stesse, quanto ad una loro progressiva riduzione, tale da renderle viepiù costose e sempre meno convenienti economicamente. Uno scenario di questo tipo si tradurrebbe inevitabilmente in una condizione per la quale solamente i Paesi più ricchi potrebbero usufruire di tali risorse, estremamente costose, mentre i Paesi meno evoluti economicamente rischierebbero di trovarsi nell‟impossibilità di approvvigionarsi, andando incontro a condizioni di deficit energetico: uno scenario inquietante, che però non appare così “ipotetico”, se si tiene conto di come –già ora- siano in aumento segnali di allarme e di conflitto, attivati da localizzate insufficienze energetiche. In un quadro globale di questo tipo le strade risolutive finora riconosciute e percorse dal mondo scientifico, politico ed economico sono sostanzialmente due: - L‟implementazione del risparmio energetico, in un‟ottica di drastica riduzione dei consumi globali; - La “conversione” della produzione energetica (attualmente fondata sulle fonti convenzionali, ossia quelle fossili) verso le cosiddette “Fonti Energetiche Alternative”. Questa seconda direttrice di marcia sembra poter essere quella in grado di reindirizzare verso un orizzonte di maggiore sostenibilità l‟attuale sistema energetico globale, e in quest‟ottica assumono quindi enorme importanza strategica le tecnologie alternative e, prime tra tutte, le Fonti Energetiche Rinnovabili (FER). Queste consentirebbero infatti sia di ridurre l‟impatto ambientale connesso alla produzione energetica da fonti convenzionali, che di implementare politiche di autosufficienza energetica per quei Paesi che attualmente, dal punto di vista del bilancio energetico interno, dipendono in misura marcata dall‟importazione di combustibili fossili dall‟estero. La crisi energetica e il conseguente ruolo chiave delle Fonti Energetiche Rinnovabili è quindi il punto di partenza di questa tesi, che ha voluto confrontarsi con tale problematica globale, misurandosi con le azioni e con i provvedimenti intrapresi al riguardo a livello locale, focalizzando l‟attenzione sulla realtà e sugli sviluppi delle Fonti Energetiche Rinnovabili nella Regione Emilia Romagna. Per sviluppare il lavoro si è proceduto definendo prima di tutto un quadro complessivo della situazione, in termini di problematica energetica e di stato attuale delle Fonti Energetiche Rinnovabili, scendendo progressivamente nel dettaglio: partendo da una fotografia a livello mondiale, quindi europeo, successivamente italiano (basandosi sui dati di pubblicazioni italiane ed estere, di enti competenti in materia come Terna, il GSE o l‟Enea per l‟Italia, e l‟IEA, l‟EIA, l‟UE per l‟Europa e il resto del mondo). Nella terza parte della tesi si è scesi al dettaglio di questo stato attuale delle Fonti Energetiche Rinnovabili a livello Regionale (Emiliano-Romagnolo) e Provinciale (le nove Province della Regione): per procedere alla definizione di questo quadro la “tecnica operativa” è consistita in una raccolta dati effettuata in collaborazione con il ”Servizio Politiche Energetiche” della Regione Emilia Romagna, estesa alle 9 Province e ai 348 Comuni del territorio emiliano-romagnolo. La richiesta di dati avanzata è stata relativa agli impianti alimentati da fonte energetica rinnovabile in esercizio e a quelli in fase di valutazione sul territorio afferente all‟Ente considerato. Il passo successivo è consistito nell‟aggregazione di questi dati, nella loro analisi e nella definizione di un quadro organico e coerente, relativo allo stato attuale (Ottobre 2010) delle Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio emiliano-romagnolo, tale da permettere di realizzare un confronto con gli obiettivi definiti per le FER all‟interno dell‟ultimo Piano Energetico Regionale e con lo stato delle FER nelle altre Regioni italiane. Sono stati inoltre realizzati due “Scenari”, relativi all‟evoluzione stimata del parco “rinnovabile” emiliano-romagnolo, definiti al 2012 (“Breve Termine”) e al 2015 (“Medio Termine”). I risultati ottenuti hanno consentito di verificare come, nell‟orizzonte “locale” emiliano-romagnolo, il sistema globale connesso alle Fonti Energetiche Rinnovabili abbia attecchito e si sia sviluppato in misura marcata: gli obiettivi relativi alle FER definiti nel precedente Piano Energetico Regionale sono infatti stati sostanzialmente raggiunti in toto. Dalla definizione degli “Scenari” previsionali è stato possibile stimare l‟evoluzione futura del parco “rinnovabile” emilianoromagnolo, verificando come questo risulti essere in continua crescita e risulti “puntare” su due fonti rinnovabili in maniera particolare: la fonte fotovoltaica e la fonte a biocombustibili. Sempre dall‟analisi degli “Scenari” previsionali è stato possibile stimare l‟evoluzione delle singole tecnologie e dei singoli mercati rinnovabili, verificando limiti allo sviluppo (come nel caso della fonte idroelettrica) o potenziali “espansioni” molto rilevanti (come nel caso della fonte eolica). Il risultato finale di questo lavoro di tesi è consistito nel poter definire dei nuovi obiettivi, relativi alle differenti Fonti Energetiche, da potersi inserire all‟interno del prossimo Piano Energetico Regionale: l‟obiettivo “complessivo” individua –avendo il 2015 come orizzonte temporale- una crescita incrementale delle installazioni alimentate da FER pari a 310 MWe circa. Questo lavoro di tesi è stato ovviamente organizzato in più “Parti”, ciascuna ulteriormente suddivisa in “Capitoli”. Nella “Prima Parte”, costituita dai primi 4 Capitoli, si è proceduto ad introdurre la problematica energetica e il contesto in cui si muovono le decisioni e le politiche (comunitarie, nazionali e sovra-nazionali) destinate a trovare soluzioni e risposte: Il Primo Capitolo, introduttivo, definisce prima di tutto gli “strumenti” e i concetti che verranno successivamente richiamati più volte nel resto della Tesi, partendo dal concetto di “energia”, definito sia “concettualmente” che attraverso le unità di misura utilizzate per quantificarlo. Il passo successivo è stato quello di contestualizzare l‟evoluzione dello sfruttamento di questa “risorsa”, in relazione allo sviluppo delle tecnologie e delle stesse condizioni di vita umane, così da definire un background storico per le considerazioni introdotte nel Capitolo successivo. Il Secondo Capitolo, infatti, introduce la problematica attuale (ma mutuata dal background storico evidenziato in precedenza) della “crisi energetica” e della “crisi ambientale” ad essa correlata, considerandone gli aspetti prima di tutto globali, connessi a considerazioni di natura sociale, demografica e –conseguentemente economica e sociale: all‟interno di questa analisi, vengono citati anche gli scenari previsionali elaborati da numerosi enti di ricerca e istituzioni, coinvolti su più livelli nell‟ottica di riuscire ad individuare una “risposta” alle problematiche sollevate dallo sfruttamento intensivo della risorsa energetica per vie convenzionali. Tale risposta è rappresentata dalle normative sovranazionali, europee e italiane varate nell‟ottica di attuare una “transizione etica” in materia di sviluppo sostenibile, impatto ambientale e sfruttamento energetico: un presupposto imprescindibile per la transizione energetica sostenibile è proprio l‟impegno a livello locale (quindi anche e prima di tutto di istituzioni quali, in Italia, le Regioni, le Province e i Comuni), senza il quale difficilmente si potranno raggiungere traguardi avanzati, che implicano anche un sostanziale cambio di mentalità. Nell‟ottica di approfondire ulteriormente il contesto all‟interno del quale vengono adottate azioni e intrapresi provvedimenti utili a concretizzare risposte a livello italiano –nazionale e locale- il Terzo Capitolo introduce il tema delle “politiche energetiche sostenibili”, partendo dalla definizione dell‟attuale condizione Italiana (in termini di inquinamento atmosferico e di sfruttamento intensivo della risorsa energetica, nonché di scenari previsionali), per definire successivamente le politiche nazionali per le fonti rinnovabili, per il settore dei trasporti, del riscaldamento e del raffreddamento, della pianificazione energetica e della generazione distribuita. Il Capitolo introduce anche il tema degli interventi in ambito di fiscalità energetica (“Certificati Verdi”, “Certificati Bianchi” e il “Conto Energia”). Proprio per definire al meglio i meccanismi di incentivazione, il Quarto Capitolo esplicita (facendo riferimento alla documentazione pubblicata da enti quali GSE, Terna, GRTN) il meccanismo del cosiddetto “mercato elettrico” e degli scambi che vi avvengono, in modo tale da comprendere come i metodi di incentivazione alle fonti alternative che si appoggiano su interventi di fiscalità energetica, riescano ad avere –o meno- presa sul sistema. La “Seconda Parte” (costituita dai Capitoli dal 5° al 13°) è invece dedicata al necessario approfondimento sullo stato delle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER): in ogni capitolo è stato infatti approfondita la condizione attuale delle principali FER (fonte a Biocombustibili, Eolica, Geotermica, Idraulica, Solare Fotovoltaica, Solare Termica, Solare Termodinamica). Tale approfondimento è stato condotto in termini di sviluppo della tecnologia, incidenza e contributo della singola FER sui bilanci elettrici (considerando prima il quadro mondiale, quindi quello europeo, per scendere infine al dettaglio italiano). Nella parte finale di ogni capitolo sono state riportate anche le principali criticità riscontrate per ogni fonte presa in considerazione, oltre che gli scenari previsionali stimati considerandone i potenziali sviluppi, in un‟ottica di medio termine e di lungo termine. La “Terza Parte” (comprendente i Capitoli dal 14° al 22°) di questa Tesi raccoglie invece il lavoro svolto e i risultati ottenuti e permette di definire lo stato attuale e gli scenari previsionali (a breve termine e a medio termine) per le Fonti Energetiche Rinnovabili nella Regione Emilia Romagna, con un livello di dettaglio sia Regionale che Provinciale. Il lavoro, come detto, è consistito nella raccolta dati effettuata presso gli enti di “governo territoriale” emiliano-romagnoli (la Regione, le 9 Province e i 348 Comuni) e nella successiva aggregazione, elaborazione e interpretazione di questi stessi dati. I Capitoli dal 15° al 19° definiscono lo stato attuale (all‟Ottobre 2010) e gli scenari previsionali (a breve termine e medio termine) per le differenti FER (rispettivamente, Biocombustibili, Eolica, Fotovoltaica, Geotermica e Idroelettrica), prima a livello Provinciale, quindi a livello Regionale. Nella conclusione di ogni Capitolo è contenuto un confronto con lo stato della FER presa in considerazione relativo agli anni precedenti, oltre che il confronto con gli obiettivi definiti per la tecnologia al 2010 dal precedente Piano Energetico Regionale. Questi Capitoli si chiudono con l‟analisi del trend storico della Fonte Energetica Rinnovabile considerata e con la conseguente individuazione dei potenziali obiettivi al 2012 e al 2015 da inserire nel prossimo Piano Energetico Regionale. E‟ presente anche l‟evoluzione stimata del “mercato” della singola FER presa in considerazione, oltre che della “tipologia tecnologica” sulla quale gli installatori e gli investitori tenderanno ad orientarsi sia nel breve che nel medio termine. I Capitoli 20°, 21° e 22° contengono invece lo stato “riassuntivo” delle Fonti Energetiche Rinnovabili, definite per il panorama emiliano-romagnolo (anche in questo caso, prima a livello Provinciale, successivamente a livello regionale) sotto un‟ottica temporale differente: il Capitolo 20° riassume lo stato attuale del parco “rinnovabile” complessivo emiliano-romagnolo, definendone l‟evoluzione storica e confrontandolo con gli obiettivi fissati al 2010 dal precedente Piano Energetico regionale, permettendo così di verificare –nel complesso- se le stime del 2004 erano state corrette. Il Capitolo 21° definisce l‟evoluzione del parco “rinnovabile” complessivo emiliano-romagnolo al 2012, sia a livello Provinciale che Regionale, definendone in questo modo un trend stimato di crescita e dei conseguenti obiettivi di breve termine, riferiti alle singole FER. Il Capitolo 22° definisce infine l‟evoluzione del parco “rinnovabile” complessivo emiliano-romagnolo al 2015 (ancora una volta, sia a livello Provinciale che Regionale) permettendo così di ricavare un trend stimato di crescita e, soprattutto, gli obiettivi di medio termine -riferiti alle singole FER- da inserire all‟interno del prossimo Piano Energetico Regionale. La conclusione permette di chiudere sinteticamente il lavoro svolto in precedenza, traendo le indicazioni più rilevanti dai dati e dalle considerazioni pregresse: come si evincerà, l‟Emilia Romagna risulta una Regione in cui gli obiettivi rinnovabili (e di “conversione energetica”) sono stati sostanzialmente raggiunti e, in alcuni casi, perfino superati. Il mercato rinnovabile è in crescita e le politiche locali e sovra locali evidenziano una marcata volontà di puntare prevalentemente su settori e tecnologie quali quella della biomassa e quella solare fotovoltaica. Nonostante questo, si evidenzia anche la necessità di lavorare a livello di enti regionali e provinciali, per omogeneizzare ulteriormente la distribuzione energetica “rinnovabile” sul territorio (implementando lo sviluppo di determinate fonti su distretti territoriali al momento non ancora raggiunti da tali mercati) e per provvedere ad una riduzione dei consumi energetici che consenta alle FER di avere una maggiore incidenza sui bilanci energetici ed elettrici, locali e regionali. Si ricorda che la “costruzione” di questa tesi è stata sviluppata parallelamente ad un‟attività di stage presso il settore Politiche energetiche dell‟Assessorato alle Attività Produttive della Regione Emilia – Romagna, che in questa fase sta procedendo alla definizione del nuovo Piano Energetico Regionale, e alla conseguente individuazione d

    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    Authors: MILANA, GIULIANO;

    The study of the dietary changes which have intervened over the years in generalist and opportunist predators may provide useful information on the temporal modifications of their prey communities, especially under a climate change scenario. In this study, we analyzed the quantitative changes in the small mammals portion of the diet of two generalist and opportunist predators, the Barn owl (Tyto alba) and the Asp viper (Vipera aspis), in a forest zone in central Italy, for the period respectively 1987-2010 and 1975-2008. Concerning the Barn Owl, studied through the analysis of its pellets, there was no apparent change over the years, except for an increasing trend of syn-anthropic species Mus musculus domesticus and Rattus rattus. Similarly Microtus savii, a typical rodent of agroteriocoenoses, doesn’t show significant variations over the years. However, since I did not obtain a longitudinal long-term dataset on Barn owl pellets, I tested the methodology through a longitudinal sampling (for 30 years) at two Spanish areas. In this case it was possible to record a significant increase in two termoxerofilic species, Mus spretus and Crocidura russula, during the period analyzed. However, correlating this increase with thermopluviometric data for the same Iberian areas there wasn’t a significant correlation. As regards the analysis of the diet of the Viper, this issue was also studied through the analysis of ingesta, for a longitudinal period of 20 years. Among the various taxa eaten by vipers, only two showed significantly consistent trends over the years, with Myodes glareolus increasing and Sorex spp. declining in the viper diet. Despite being temperate-zone forest-associated species, hence likely adversed by global warming, Sorex spp. and Myodes glareolus showed opposite trends over the years, thus suggesting that such trends may reflect more local scale perturbations (local forest overgrowth and diminution of logging). I also found a significantly positive relationship between small mammals abundance in the field and their relative frequency of occurrence in the viper’s diet, thus demonstrating that vipers really sampled the small mammal species in relation to their local availability. However, global warming has certainly had an effect on the activity rhythms of predators: for example, some aspects of the annual phenology of the same populations of Viper studied for the diet have changed over the years according to patterns related to the global warming. This work therefore show the effectiveness of some indirect sampling methods in the study of temporal variations in small mammals highlighting some relevant limitations. We also tried to investigate the human impact through mutagenetic tests (micronucleus test on peripheral blood) and investigations in relation to bioaccumulation of trace elements in wild rodents. For this kind of analysis we made three different trapping sessions of small mammals in two areas: Canale Monterano and Civitavecchia. These areas are characterized by different conditions of anthropic impact: - about Civitavecchia (Santagostino) we are in a mostly urbanized and man-made environment in relation with the presence of the largest european energy hub consisting of the Torvaldaliga power plants. - about Canale Monterano there is a situation of greater naturalness, with agricultural areas, pastures and forest patches. With regard to the accumulation of trace elements analysis were conducted on the hair of small mammals captured and on the bones from barn owl’s pellets. The results show some significant differences for the two locations examined, in particular for the site of Canale Monterano readings are significantly higher in bone samples for the following elements Tl, Th and U due to the geology of the area, while, on the hair is confirmed a difference to Tl as well as a higher concentration of Pb in samples of Civitavecchia. This result is very interesting because it is directly attributable to the higher vehicular traffic and industrial pollution of Civitavecchia. The other important data concerne the concentrations of Mn, which could be due to use of fungicides in agriculture. With regard to micronucleus test, on erythrocytes from circulating blood, analysis showed a generalized genetic damage (from 0 to 8 MN in 1000 MNE) for both locations, according to the Mackey & MacGregor (1979) index used as reference (MNE/1000 ≥ 2), suggesting an alteration of the overall environmental situation

    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ Pubblicazioni Aperte...arrow_drop_down
    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    more_vert
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ Pubblicazioni Aperte...arrow_drop_down
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    Authors: Fistola, Romano;

    Prefigurare assetti urbani futuri nei quali le tecnologie consentano azioni e interazioni fra gli individui inimmaginabili solo pochi anni fa, ha da sempre rappresentato una delle tematiche di ricerca ed approfondimento più interessanti delle scienze della città anche se, probabilmente, non sufficientemente considerate nel dibattito urbanistico del nostro paese degli ultimi venti anni. L’accelerazione verso tali tematiche è stata consistente a partire dai recenti bandi della Comunità Europea e del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca Italiano sulle: Smart City. In questa importante svolta, supportata dalle numerose aziende produttrici di tecnologie, dispositivi e media, sembra tuttavia verificarsi una discontinuità nell’ambito della definizione teorica dei processi connessi alla strutturazione ed alla gestione della Smart City. I numerosi approfondimenti sul tema sembrano svilupparsi lontano dalle scienze del governo delle trasformazioni della città e distanti dal principale ambito disciplinare di riferimento: l’urbanistica. Tale discrasia è probabilmente riconducibile a due fattori: da una parte la marginalizzazione del tema relativo a città ed innovazione tecnologica nel dibattito urbanistico nazionale concentratosi su altri, pur importanti, argomenti e, dall’altra l’approccio marcatamente aziendale che la recente accelerazione ha subito e che, in una logica di mercato, tende ad evitare possibili razionalizzazioni dei processi. All’interno del testo verranno proposti approcci, ipotesi e riflessioni probabilmente non strutturate per definire un ordinato sviluppo teorico ma, probabilmente in grado di aprire dimensioni del ragionamento ed indicare possibili scenari che possano essere successivamente ripresi, confutati e riarticolati dagli altri studiosi delle scienze urbane per definirne un nuovo modo di interpretare e tentare di orientare lo sviluppo urbano. Molte delle riflessioni presentate nel seguito rappresentano semplici spunti che necessitano di ulteriori approfondimenti e sviluppi maggiormente strutturati. Ma pare utile avviare un ragionamento che dimostri come la proposizione del modello “smart” per i moderni sistemi urbani non derivi unicamente da necessità tecnicisticamente aziendali, che spingono all’utilizzo di device di controllo urbano, ma possano essere visti come uno stadio evolutivo della città del quale già da tempo si erano prefigurati gli sviluppi. In altre parole obiettivo di questo paper è quello di tentare di ricondurre le dinamiche di sviluppo della SC nel loro naturale alveo di sviluppo teorico-operativo, anche recuperando approcci e riferimenti metodologici riconducibili allo studio del rapporto fra nuove tecnologie e trasformazioni del sistema urbano da tempo sviluppati in sede di ricerca ma mai concretamente adottati per la definizione di nuovi processi di governo della città. Tema. Journal of Land Use, Mobility and Environment, Vol 6, N° 1 (2013): Smart Cities: Researches, Projects and Good Practices for the City

    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ TeMA: Journal of Lan...arrow_drop_down
    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    12
    citations12
    popularityTop 10%
    influenceTop 10%
    impulseTop 10%
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ TeMA: Journal of Lan...arrow_drop_down
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • Authors: PREZIOSO, MARIA;

    Di fronte alle ipotesi d’intervento politico-strategico scaturite dalle «Dichiarazioni» di Lisbona (2000, 2003 e 2005) e Gothenburg (2001), sono emersi orientamenti, approcci, proposte e iniziative diversi, a volte contrastanti. I risultati del progetto di ricerca transnazionale promosso dall’European Spatial Program Observatory Network (ESPON) dal titolo La dimensione territoriale della strategia Lisbona/Gothenburg ha lo scopo di individuare politiche e criteri comuni secondo cui sviluppare simultaneamente, entro il 2010, in tutti i paesi e le regioni dell’Unione Europea un’economia basata su una conoscenza competitiva (Lisbona) e allo stesso tempo sostenibile (Gothenburg).Dedicare un intero numero del Bollettino della Società Geografica Italiana al tema della «competitività territoriale», ai suoi diversi aspetti, a come si può e si deve misurare, non è solo una scelta dettata dall’attualità di un tema, che comunque chiede una sollecita risposta anche dall’ambito in cui si muove la ricerca geografica e non solo dall’economia. E’ piuttosto la volontà di “partecipare” una precisa linea metodologica ed i risultati che si sono ottenuti in questi ultimi anni rispondendo ai numerosi inviti al cambiamento ed all’innovazione strutturale che vengono dall’Unione Europea, di cui Filippo Bencardino e Maria Prezioso si sono fatti carico impegnandosi nella cura di questo numero. La Dichiarazione di Lisbona (2000) prima, quella di Gothenburg (2001) poi, l’allargamento a 25 (2004) hanno evidenziato la necessità di predisporre modelli politico-organizzativi utili all’integrazione cooperativa tra Stati e regioni, spesso troppo piccoli per esercitare nuove funzioni di politica industriale e monetaria; nell’ambito della competizione tra poli nazionali e sovranazionali (primo fra tutti l’Unione stessa), troppo diversi per garantire il controllo del governo locale dell’economia e del territorio. L’Unione ha posto in luce una più netta e distintiva differenza al suo interno, partendo dalla constatazione che anche le regioni, oltre ...

    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • Authors: LAQUALE, SEBASTIANO; CANDIDO, Vincenzo; D’Addabbo, Trifone;

    Phytoparasitic nematodes cause heavy annual yield losses and thus can be considered among the most dangerous pests for a number of vegetable crops. Management of these parasites has been traditionally based on synthetic pesticides, but because of their high environmental impact we need to find more sustainable products to control nematodes. Biocidal compounds, naturally occurring as products of plant secondary metabolism, may represent a large source of biocompatible nematicides. This review briefly reports the main botanical groups and plant secondary metabolites with a nematicidal potential, as well as the most effective techniques for their exploitation. Nematotoxic volatile products, such as isothiocyanates and nitriles released from the degradation of glucosinolates present in tissues of Brassicaceae plants or cyanide deriving from the cyanogenic glucosides of some Sorghum species can be exploited for nematode control through the incorporation of fresh or dry plant material into the soil. Commercial liquid formulations based on seed oils from neem (Azadirachta indica Juss.) or sesame (Sesamum indicum L.) or water extracts from quillay (Quillaja saponaria Molina) bark or tagetes (Tagetes erecta L.) are already available for soil treatments over the crop cycle and/or seedling root dipping before t ransplant . Many plant species from Asteraceae family, such as Calendula spp., Chrysanthemum spp. and Artemisia spp., have been also demonstrated to be a potential source of nematicidal products for the control of root-knot and cyst phytonematodes economically relevant to vegetable crops. Green manures or crop rotations with indigenous (Medicago spp., Trifolium spp., Vicia spp., Lupinus albus) and tropical (Mucuna spp., Crotalaria spp) Leguminosae species, as well as soil amendments with their formulated plant biomass, have been reported to achieve a satisfactory nematode suppression, due to the high content of bioactive metabolites (phenols, alkaloids, alcohols and mainly saponins) of these plants. Essential oils ...

    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • Authors: Longo, Leonardo;

    Dottorato di ricerca in Ingegneria dei sistemi agrari e forestali ; Il presente lavoro ha riguardato la valorizzazione energetica della biomassa ritraibile dalle potature del nocciolo, in un’ottica di sviluppo delle risorse del territorio, coerentemente con la vocazione corilicola del Viterbese. A tal proposito è stato studiato l’impiego di un reattore prototipale a letto fisso di tipo Imbert per la gassificazione del biotriturato, ottenuto a seguito dell’essiccamento e successiva triturazione delle potature di nocciolo. I risultati ottenuti mostrano la capacità del sistema di gassificazione di produrre un syngas avente caratteristiche in linea con i dati di letteratura. Dalla sperimentazione condotta si evince che le percentuali in volume di monossido di carbonio ed idrogeno variano rispettivamente dal 14% al 17% e dal 13% a poco meno del 17% mentre il contenuto di metano si è mantenuto mediamente al di sotto del 2%. Il potere calorifico inferiore del syngas è risultato oscillare in un intervallo tra i 3,85 MJ/Nm3 e i 4,46 MJ/Nm3. ; In the present work the energy recovery of residual biomass from hazelnut pruning has been studied, in order to enhance the local resources according to the strong local hazelnut production. As a consequence, the use of a fixed bed Imbert prototype reactor for the gasification of biomass, obtained after drying and subsequent shredding of hazelnut pruning, has been investigated. The results are in good agreement with literature data in terms of syngas energy properties. In more detail, experiments have shown that the percentage by volume of carbon monoxide and hydrogen varies from 14% to 17% and from 13% to a value slightly lower than 17%, respectively, while the average methane content is less than 2% by volume. The lower heating value of syngas ranges from 3,85 MJ/Nm3 to 4,46 MJ/Nm3.

    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    Authors: Ludovisi, Alessandro; Cappelletti, David; Elia, Antonia Concetta; Gigante, Daniela; +4 Authors

    This site includes coastal dune ecosystems of Central Italy, both along Tyrrhenian and Adriatic coastline. The flora and the fauna of the site is highly specialized with a relevant ecological value. On the other side, the site includes one of the most threatened ecosystems at national and European level, mainly due to direct and indirect human pressures. These areas host many EU interest habitats and species and are included in the Nature 2000 Network. Major EU Habitats are: Habitat 1210 (Annual vegetation of drift lines), Habitat 2110 (Embryonic shifting dunes), Habitat 2120 (Shifting dunes along the shorelines with Ammophila arenaria), Habitat 2230 (Malcolmietalia dune grasslands), priority Habitat 2250* (Coastal dunes with Juniperus spp.), Habitat 2260 (Cisto-Lavanduletalia dune sclerophyllous scrubs) and priority Habitat 2270* (Wooded dunes with Pinuspinea and/or Pinus pinaster). The main topics of the ecological monitoring are: the temporal dynamics of plant diversity and abundance of coastal EU habitats, the periodical observation of nesting avifauna and Testudo hermanni, and the multi-temporal analysis of land cover types and its distribution, as well as of dune morphology and shoreline evolution.

    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ ZENODOarrow_drop_down
    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    ZENODO
    Part of book or chapter of book . 2021
    License: CC BY SA
    Data sources: Datacite
    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    ZENODO
    Other literature type . 2021
    License: CC BY SA
    Data sources: ZENODO
    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    ZENODO
    Part of book or chapter of book . 2021
    License: CC BY SA
    Data sources: Datacite
    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    visibility52
    visibilityviews52
    downloaddownloads24
    Powered by Usage counts
    more_vert
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ ZENODOarrow_drop_down
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
      ZENODO
      Part of book or chapter of book . 2021
      License: CC BY SA
      Data sources: Datacite
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
      ZENODO
      Other literature type . 2021
      License: CC BY SA
      Data sources: ZENODO
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
      ZENODO
      Part of book or chapter of book . 2021
      License: CC BY SA
      Data sources: Datacite
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    Authors: CHIAZZESE, MURJAL;

    The effect of greenhouse gases (GHG) on climate change led many experts to consider the reduction of GHGs emissions as a crucial strategy to tackle the predicted global warming. In particular, atmospheric warming is caused mainly by carbon dioxide (CO2), methane (CH4) and nitrous oxide (N2O). It is widely accepted that the main anthropogenic source of GHG (except CO2) is due to agriculture activities. The purpose of this study was to help define concepts and tools to facilitate agricultural sector to reduce greenhouse gas emissions. In particular we based our focus on measuring systems for CO2 emissions, testing the performance of novel system (SASSFlux) and its features in different condition with two widely used instruments (Bruel&Kjaer and gas chromatography). Moreover we testing two process-based models, DNDC and SPACSYS, evaluating their performance and the agreement between simulated and measured data on a experiment carried out on lysimeters. At the end we applied all the knowledge acquired on a field experiment evaluating CO2 and N2O emissions from different organic and mineral fertilizers and tillage. The complete thesis aims to provide a comprehensive view of the different aspects to be addressed in the assessment of GHG emissions from different scenarios of agricultural management. L'effetto dei gas serra sul cambiamento climatico ha portato molti esperti a considerare la riduzione delle emissioni di gas serra come strategia per il riscaldamento globale. In particolare tale fenomeno è causato dall’anidride carbonica (CO2), metano (CH4) e il protossido di azoto (N2O). E 'ampiamente accettato che la principale fonte antropica di gas a effetto serra (tranne CO2) è dovuta alle attività agricole. Lo scopo di questo studio è quello di definire concetti e strumenti per facilitare il settore agricolo a ridurre le emissioni di gas serra. In particolare, abbiamo posto la nostra attenzione ai sistemi di misurazione delle emissioni dal suolo, testando un nuovo sistema (SASSFlux) e le sue caratteristiche a confronto con due strumenti ampiamente utilizzati (Bruel & Kjaer e gascromatografia). Inoltre abbiamo testato due modelli di simulazione (DNDC e SPACSYS) valutando i dati simulati e quelli misurati su un esperimento effettuato su lisimetri. In fine abbiamo applicato le conoscenze acquisite in pieno campo per la valutazione delle emissioni di CO2 e N2O con diversi concimi e lavorazione del terreno. La tesi si propone di fornire una visione completa dei diversi aspetti da affrontare nella valutazione delle emissioni di gas serra provenienti da diversi scenari di gestione agricola.

    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ DocTA - Doctoral The...arrow_drop_down
    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ DocTA - Doctoral The...arrow_drop_down
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • Authors: Fabiani, Stefano;

    Dottorato di ricerca in Economia e territorio ; Con il presente studio si intende approfondire i potenziali effetti che un intervento sulla gestione della componete energetica delle aziende agricole italiane, può generare in riferimento alle performance economiche e al contributo positivo agli obiettivi di lotta ai cambiamenti climatici. Alla luce degli attuali indirizzi di politica nazionale e comunitaria (orientati a ridurre le emissioni di gas serra) ed in virtù della necessità di supportare le aziende agricole italiane, in periodo come quello attuale caratterizzato da notevoli difficoltà a livello economico, è più che mai auspicabile realizzare interventi di sostegno alle imprese italiane funzionali al raggiungimento di obiettivi di sviluppo, riduzione dei costi e sostenibilità, promuovendo prioritariamente quelle iniziative volte al contenimento dei consumi energetici, all’autoproduzione di energia da fonte rinnovabile (dove possibile) ed alla riduzione delle emissioni dei processi produttivi. Le imprese agricole in particolare possono trarre importanti benefici ma, per beneficiare appieno delle opportunità offerte dalla normativa in materia, dovrebbero essere pienamente consapevoli delle loro potenzialità e messe nelle condizioni di poter realizzare progetti ed investimenti in questi settori strategici. Il supporto delle pubbliche amministrazioni e del modo della ricerca su questi aspetti è un elemento fondamentale per dare il via a questo processo. ; The aim of the study is to investigate the potential effects of actions focused on energy management on Italian farms, in terms of increase of economic performance and contribution to the achievement of goals of combating climate change policies. Considering both the addresses of national and EU strategies (targeted to the reduction of greenhouse gas) and the need to support the Italian firms in the current scenario (characterized by considerable economic difficulties), it is desirable to carry out a set of measures to support them - promoting primarily those aimed at reducing energy consumption, self-production of energy from renewable sources (where possible) and decrease of emissions from production processes - in order to reach development, reduction of costs and sustainability goals. Italian farms can benefit significantly from this policy framework, but they should be fully aware of their potential and able to carry out projects and investments in this strategic sector. The effort of research institutions and public administrations on these issues is a key element to get this process started.

    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
search
The following results are related to Energy Research. Are you interested to view more results? Visit OpenAIRE - Explore.
159 Research products
  • Authors: Dotto, Federica;

    In questa tesi, che si inserisce nell’ambito del progetto regionale GoBioM, è stata applicata la metodologia Life Cycle Assessment (LCA) per quantificare gli impatti ambientali associati al processo di coltivazione di una specie microalgale, Phaeodactylum tricornutum, finalizzato alla produzione di composti bioattivi. Si confrontano due scenari che differiscono per la tipologia di CO2 impiegata per insufflare le colture algali: nel primo viene utilizzata CO2 commerciale, nel secondo CO2 di scarto proveniente da un processo di upgrading del biogas a biometano. Lo scopo è stabilire se la produzione di biomassa algale, sfruttando CO2 di scarto, sia sostenibile e vantaggiosa dal punto di vista ambientale. Per la LCA è stato utilizzato il software GaBi 8.0. Inoltre, è stata condotta un’analisi di sensitività per valutare l’influenza dei seguenti parametri sui risultati finali: produttività algale, quantità di ipoclorito di sodio utilizzato per la sanificazione, percentuale di ricircolo del terreno di coltura e fonte di energia elettrica. Dai risultati è emerso che le fasi più impattanti sono la coltivazione e la liofilizzazione della biomassa, e i maggiori contributi sono dovuti ai processi di produzione di energia elettrica, solventi di lavaggio e nutrienti per il terreno di coltura. Dall’analisi comparativa si vede che l’utilizzo di CO2 di scarto, in alternativa a quella sintetica, comporta una diminuzione degli impatti del 10-15%. Tale riduzione è dovuta proprio all’utilizzo di un flusso di CO2 biogenica che solitamente viene rilasciato in atmosfera, infatti vengono contemporaneamente evitati il processo di produzione di CO2 sintetica e la sua emissione in atmosfera. L’analisi di sensitività ha evidenziato che con opportuni accorgimenti è possibile ridurre gli impatti connessi a tale sistema produttivo del 60-70%: riduzione del quantitativo di solventi di lavaggio, impostazione di un ricircolo completo e utilizzo di una quota di energia da fonte fotovoltaica.

    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • Authors: Mencherini, Ugo;

    Il concetto fondante e le motivazioni alla base di questo lavoro di tesi sono costituiti dalla volontà di analizzare a fondo la problematica energetica ed ambientale, focalizzando l‟indagine sul ruolo delle Fonti Energetiche Rinnovabili e contestualizzandola nel contesto “locale” relativo alla Regione Emilia Romagna: questo lavoro di tesi, infatti, è stato sviluppato nell‟ambito di un progetto di collaborazione stipulato tra Università e Regione Emilia Romagna e si è svolto all‟interno dell‟Assessorato alle Attività Produttive della Regione, lavorando con il “Servizio Politiche Energetiche” emiliano-romagnolo. La crisi energetica (e, contestualmente, la crisi ambientale) rappresenta una problematica al centro del dibattito globale da oltre mezzo secolo, affrontata finora in maniera non organica e realmente efficace dalle nazioni e dagli organismi sovranazionali coinvolti in tale dibattito. Tale tematica è divenuta ancora più pregnante (e la ricerca di una “soluzione” al riguardo, ancora più pressante) negli ultimi anni, in seguito alla deflagrazione di una crisi globale –economica e sociale- che ha intaccato i modelli di crescita e sviluppo (anche tecnologico) conosciuti finora, ponendo di fronte agli occhi dell‟umanità la necessità impellente di ridefinire politiche economiche, ambientali e, conseguentemente, energetiche, caratterizzate da una maggiore sostenibilità globale. La continua crescita della popolazione e il progressivo incremento generalizzato (e disomogeneo) degli standard di vita alimentano con ritmi esponenziali la domanda –e la conseguente produzione- di energia, inevitabilmente correlata (proprio a causa dei modelli di sviluppo seguiti finora) ad un drammatico incremento delle emissioni climalteranti, che continuano a nuocere irreversibilmente alla salubrità del nostro fragile ecosistema. Oltre alla problematica ambientale si aggiunge, con impellenza sempre più marcata, quella relativa alla disponibilità delle principali fonti energetiche (quelle fossili), che si profilano in esaurimento entro lassi temporali che potrebbero divenire drammaticamente prossimi: il “rischio reale” connesso alla prosecuzione di politiche energetiche poggiate sullo sfruttamento intensivo di tali fonti non è tanto connesso all‟eventuale esaurimento assoluto delle risorse stesse, quanto ad una loro progressiva riduzione, tale da renderle viepiù costose e sempre meno convenienti economicamente. Uno scenario di questo tipo si tradurrebbe inevitabilmente in una condizione per la quale solamente i Paesi più ricchi potrebbero usufruire di tali risorse, estremamente costose, mentre i Paesi meno evoluti economicamente rischierebbero di trovarsi nell‟impossibilità di approvvigionarsi, andando incontro a condizioni di deficit energetico: uno scenario inquietante, che però non appare così “ipotetico”, se si tiene conto di come –già ora- siano in aumento segnali di allarme e di conflitto, attivati da localizzate insufficienze energetiche. In un quadro globale di questo tipo le strade risolutive finora riconosciute e percorse dal mondo scientifico, politico ed economico sono sostanzialmente due: - L‟implementazione del risparmio energetico, in un‟ottica di drastica riduzione dei consumi globali; - La “conversione” della produzione energetica (attualmente fondata sulle fonti convenzionali, ossia quelle fossili) verso le cosiddette “Fonti Energetiche Alternative”. Questa seconda direttrice di marcia sembra poter essere quella in grado di reindirizzare verso un orizzonte di maggiore sostenibilità l‟attuale sistema energetico globale, e in quest‟ottica assumono quindi enorme importanza strategica le tecnologie alternative e, prime tra tutte, le Fonti Energetiche Rinnovabili (FER). Queste consentirebbero infatti sia di ridurre l‟impatto ambientale connesso alla produzione energetica da fonti convenzionali, che di implementare politiche di autosufficienza energetica per quei Paesi che attualmente, dal punto di vista del bilancio energetico interno, dipendono in misura marcata dall‟importazione di combustibili fossili dall‟estero. La crisi energetica e il conseguente ruolo chiave delle Fonti Energetiche Rinnovabili è quindi il punto di partenza di questa tesi, che ha voluto confrontarsi con tale problematica globale, misurandosi con le azioni e con i provvedimenti intrapresi al riguardo a livello locale, focalizzando l‟attenzione sulla realtà e sugli sviluppi delle Fonti Energetiche Rinnovabili nella Regione Emilia Romagna. Per sviluppare il lavoro si è proceduto definendo prima di tutto un quadro complessivo della situazione, in termini di problematica energetica e di stato attuale delle Fonti Energetiche Rinnovabili, scendendo progressivamente nel dettaglio: partendo da una fotografia a livello mondiale, quindi europeo, successivamente italiano (basandosi sui dati di pubblicazioni italiane ed estere, di enti competenti in materia come Terna, il GSE o l‟Enea per l‟Italia, e l‟IEA, l‟EIA, l‟UE per l‟Europa e il resto del mondo). Nella terza parte della tesi si è scesi al dettaglio di questo stato attuale delle Fonti Energetiche Rinnovabili a livello Regionale (Emiliano-Romagnolo) e Provinciale (le nove Province della Regione): per procedere alla definizione di questo quadro la “tecnica operativa” è consistita in una raccolta dati effettuata in collaborazione con il ”Servizio Politiche Energetiche” della Regione Emilia Romagna, estesa alle 9 Province e ai 348 Comuni del territorio emiliano-romagnolo. La richiesta di dati avanzata è stata relativa agli impianti alimentati da fonte energetica rinnovabile in esercizio e a quelli in fase di valutazione sul territorio afferente all‟Ente considerato. Il passo successivo è consistito nell‟aggregazione di questi dati, nella loro analisi e nella definizione di un quadro organico e coerente, relativo allo stato attuale (Ottobre 2010) delle Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio emiliano-romagnolo, tale da permettere di realizzare un confronto con gli obiettivi definiti per le FER all‟interno dell‟ultimo Piano Energetico Regionale e con lo stato delle FER nelle altre Regioni italiane. Sono stati inoltre realizzati due “Scenari”, relativi all‟evoluzione stimata del parco “rinnovabile” emiliano-romagnolo, definiti al 2012 (“Breve Termine”) e al 2015 (“Medio Termine”). I risultati ottenuti hanno consentito di verificare come, nell‟orizzonte “locale” emiliano-romagnolo, il sistema globale connesso alle Fonti Energetiche Rinnovabili abbia attecchito e si sia sviluppato in misura marcata: gli obiettivi relativi alle FER definiti nel precedente Piano Energetico Regionale sono infatti stati sostanzialmente raggiunti in toto. Dalla definizione degli “Scenari” previsionali è stato possibile stimare l‟evoluzione futura del parco “rinnovabile” emilianoromagnolo, verificando come questo risulti essere in continua crescita e risulti “puntare” su due fonti rinnovabili in maniera particolare: la fonte fotovoltaica e la fonte a biocombustibili. Sempre dall‟analisi degli “Scenari” previsionali è stato possibile stimare l‟evoluzione delle singole tecnologie e dei singoli mercati rinnovabili, verificando limiti allo sviluppo (come nel caso della fonte idroelettrica) o potenziali “espansioni” molto rilevanti (come nel caso della fonte eolica). Il risultato finale di questo lavoro di tesi è consistito nel poter definire dei nuovi obiettivi, relativi alle differenti Fonti Energetiche, da potersi inserire all‟interno del prossimo Piano Energetico Regionale: l‟obiettivo “complessivo” individua –avendo il 2015 come orizzonte temporale- una crescita incrementale delle installazioni alimentate da FER pari a 310 MWe circa. Questo lavoro di tesi è stato ovviamente organizzato in più “Parti”, ciascuna ulteriormente suddivisa in “Capitoli”. Nella “Prima Parte”, costituita dai primi 4 Capitoli, si è proceduto ad introdurre la problematica energetica e il contesto in cui si muovono le decisioni e le politiche (comunitarie, nazionali e sovra-nazionali) destinate a trovare soluzioni e risposte: Il Primo Capitolo, introduttivo, definisce prima di tutto gli “strumenti” e i concetti che verranno successivamente richiamati più volte nel resto della Tesi, partendo dal concetto di “energia”, definito sia “concettualmente” che attraverso le unità di misura utilizzate per quantificarlo. Il passo successivo è stato quello di contestualizzare l‟evoluzione dello sfruttamento di questa “risorsa”, in relazione allo sviluppo delle tecnologie e delle stesse condizioni di vita umane, così da definire un background storico per le considerazioni introdotte nel Capitolo successivo. Il Secondo Capitolo, infatti, introduce la problematica attuale (ma mutuata dal background storico evidenziato in precedenza) della “crisi energetica” e della “crisi ambientale” ad essa correlata, considerandone gli aspetti prima di tutto globali, connessi a considerazioni di natura sociale, demografica e –conseguentemente economica e sociale: all‟interno di questa analisi, vengono citati anche gli scenari previsionali elaborati da numerosi enti di ricerca e istituzioni, coinvolti su più livelli nell‟ottica di riuscire ad individuare una “risposta” alle problematiche sollevate dallo sfruttamento intensivo della risorsa energetica per vie convenzionali. Tale risposta è rappresentata dalle normative sovranazionali, europee e italiane varate nell‟ottica di attuare una “transizione etica” in materia di sviluppo sostenibile, impatto ambientale e sfruttamento energetico: un presupposto imprescindibile per la transizione energetica sostenibile è proprio l‟impegno a livello locale (quindi anche e prima di tutto di istituzioni quali, in Italia, le Regioni, le Province e i Comuni), senza il quale difficilmente si potranno raggiungere traguardi avanzati, che implicano anche un sostanziale cambio di mentalità. Nell‟ottica di approfondire ulteriormente il contesto all‟interno del quale vengono adottate azioni e intrapresi provvedimenti utili a concretizzare risposte a livello italiano –nazionale e locale- il Terzo Capitolo introduce il tema delle “politiche energetiche sostenibili”, partendo dalla definizione dell‟attuale condizione Italiana (in termini di inquinamento atmosferico e di sfruttamento intensivo della risorsa energetica, nonché di scenari previsionali), per definire successivamente le politiche nazionali per le fonti rinnovabili, per il settore dei trasporti, del riscaldamento e del raffreddamento, della pianificazione energetica e della generazione distribuita. Il Capitolo introduce anche il tema degli interventi in ambito di fiscalità energetica (“Certificati Verdi”, “Certificati Bianchi” e il “Conto Energia”). Proprio per definire al meglio i meccanismi di incentivazione, il Quarto Capitolo esplicita (facendo riferimento alla documentazione pubblicata da enti quali GSE, Terna, GRTN) il meccanismo del cosiddetto “mercato elettrico” e degli scambi che vi avvengono, in modo tale da comprendere come i metodi di incentivazione alle fonti alternative che si appoggiano su interventi di fiscalità energetica, riescano ad avere –o meno- presa sul sistema. La “Seconda Parte” (costituita dai Capitoli dal 5° al 13°) è invece dedicata al necessario approfondimento sullo stato delle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER): in ogni capitolo è stato infatti approfondita la condizione attuale delle principali FER (fonte a Biocombustibili, Eolica, Geotermica, Idraulica, Solare Fotovoltaica, Solare Termica, Solare Termodinamica). Tale approfondimento è stato condotto in termini di sviluppo della tecnologia, incidenza e contributo della singola FER sui bilanci elettrici (considerando prima il quadro mondiale, quindi quello europeo, per scendere infine al dettaglio italiano). Nella parte finale di ogni capitolo sono state riportate anche le principali criticità riscontrate per ogni fonte presa in considerazione, oltre che gli scenari previsionali stimati considerandone i potenziali sviluppi, in un‟ottica di medio termine e di lungo termine. La “Terza Parte” (comprendente i Capitoli dal 14° al 22°) di questa Tesi raccoglie invece il lavoro svolto e i risultati ottenuti e permette di definire lo stato attuale e gli scenari previsionali (a breve termine e a medio termine) per le Fonti Energetiche Rinnovabili nella Regione Emilia Romagna, con un livello di dettaglio sia Regionale che Provinciale. Il lavoro, come detto, è consistito nella raccolta dati effettuata presso gli enti di “governo territoriale” emiliano-romagnoli (la Regione, le 9 Province e i 348 Comuni) e nella successiva aggregazione, elaborazione e interpretazione di questi stessi dati. I Capitoli dal 15° al 19° definiscono lo stato attuale (all‟Ottobre 2010) e gli scenari previsionali (a breve termine e medio termine) per le differenti FER (rispettivamente, Biocombustibili, Eolica, Fotovoltaica, Geotermica e Idroelettrica), prima a livello Provinciale, quindi a livello Regionale. Nella conclusione di ogni Capitolo è contenuto un confronto con lo stato della FER presa in considerazione relativo agli anni precedenti, oltre che il confronto con gli obiettivi definiti per la tecnologia al 2010 dal precedente Piano Energetico Regionale. Questi Capitoli si chiudono con l‟analisi del trend storico della Fonte Energetica Rinnovabile considerata e con la conseguente individuazione dei potenziali obiettivi al 2012 e al 2015 da inserire nel prossimo Piano Energetico Regionale. E‟ presente anche l‟evoluzione stimata del “mercato” della singola FER presa in considerazione, oltre che della “tipologia tecnologica” sulla quale gli installatori e gli investitori tenderanno ad orientarsi sia nel breve che nel medio termine. I Capitoli 20°, 21° e 22° contengono invece lo stato “riassuntivo” delle Fonti Energetiche Rinnovabili, definite per il panorama emiliano-romagnolo (anche in questo caso, prima a livello Provinciale, successivamente a livello regionale) sotto un‟ottica temporale differente: il Capitolo 20° riassume lo stato attuale del parco “rinnovabile” complessivo emiliano-romagnolo, definendone l‟evoluzione storica e confrontandolo con gli obiettivi fissati al 2010 dal precedente Piano Energetico regionale, permettendo così di verificare –nel complesso- se le stime del 2004 erano state corrette. Il Capitolo 21° definisce l‟evoluzione del parco “rinnovabile” complessivo emiliano-romagnolo al 2012, sia a livello Provinciale che Regionale, definendone in questo modo un trend stimato di crescita e dei conseguenti obiettivi di breve termine, riferiti alle singole FER. Il Capitolo 22° definisce infine l‟evoluzione del parco “rinnovabile” complessivo emiliano-romagnolo al 2015 (ancora una volta, sia a livello Provinciale che Regionale) permettendo così di ricavare un trend stimato di crescita e, soprattutto, gli obiettivi di medio termine -riferiti alle singole FER- da inserire all‟interno del prossimo Piano Energetico Regionale. La conclusione permette di chiudere sinteticamente il lavoro svolto in precedenza, traendo le indicazioni più rilevanti dai dati e dalle considerazioni pregresse: come si evincerà, l‟Emilia Romagna risulta una Regione in cui gli obiettivi rinnovabili (e di “conversione energetica”) sono stati sostanzialmente raggiunti e, in alcuni casi, perfino superati. Il mercato rinnovabile è in crescita e le politiche locali e sovra locali evidenziano una marcata volontà di puntare prevalentemente su settori e tecnologie quali quella della biomassa e quella solare fotovoltaica. Nonostante questo, si evidenzia anche la necessità di lavorare a livello di enti regionali e provinciali, per omogeneizzare ulteriormente la distribuzione energetica “rinnovabile” sul territorio (implementando lo sviluppo di determinate fonti su distretti territoriali al momento non ancora raggiunti da tali mercati) e per provvedere ad una riduzione dei consumi energetici che consenta alle FER di avere una maggiore incidenza sui bilanci energetici ed elettrici, locali e regionali. Si ricorda che la “costruzione” di questa tesi è stata sviluppata parallelamente ad un‟attività di stage presso il settore Politiche energetiche dell‟Assessorato alle Attività Produttive della Regione Emilia – Romagna, che in questa fase sta procedendo alla definizione del nuovo Piano Energetico Regionale, e alla conseguente individuazione d

    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    Authors: MILANA, GIULIANO;

    The study of the dietary changes which have intervened over the years in generalist and opportunist predators may provide useful information on the temporal modifications of their prey communities, especially under a climate change scenario. In this study, we analyzed the quantitative changes in the small mammals portion of the diet of two generalist and opportunist predators, the Barn owl (Tyto alba) and the Asp viper (Vipera aspis), in a forest zone in central Italy, for the period respectively 1987-2010 and 1975-2008. Concerning the Barn Owl, studied through the analysis of its pellets, there was no apparent change over the years, except for an increasing trend of syn-anthropic species Mus musculus domesticus and Rattus rattus. Similarly Microtus savii, a typical rodent of agroteriocoenoses, doesn’t show significant variations over the years. However, since I did not obtain a longitudinal long-term dataset on Barn owl pellets, I tested the methodology through a longitudinal sampling (for 30 years) at two Spanish areas. In this case it was possible to record a significant increase in two termoxerofilic species, Mus spretus and Crocidura russula, during the period analyzed. However, correlating this increase with thermopluviometric data for the same Iberian areas there wasn’t a significant correlation. As regards the analysis of the diet of the Viper, this issue was also studied through the analysis of ingesta, for a longitudinal period of 20 years. Among the various taxa eaten by vipers, only two showed significantly consistent trends over the years, with Myodes glareolus increasing and Sorex spp. declining in the viper diet. Despite being temperate-zone forest-associated species, hence likely adversed by global warming, Sorex spp. and Myodes glareolus showed opposite trends over the years, thus suggesting that such trends may reflect more local scale perturbations (local forest overgrowth and diminution of logging). I also found a significantly positive relationship between small mammals abundance in the field and their relative frequency of occurrence in the viper’s diet, thus demonstrating that vipers really sampled the small mammal species in relation to their local availability. However, global warming has certainly had an effect on the activity rhythms of predators: for example, some aspects of the annual phenology of the same populations of Viper studied for the diet have changed over the years according to patterns related to the global warming. This work therefore show the effectiveness of some indirect sampling methods in the study of temporal variations in small mammals highlighting some relevant limitations. We also tried to investigate the human impact through mutagenetic tests (micronucleus test on peripheral blood) and investigations in relation to bioaccumulation of trace elements in wild rodents. For this kind of analysis we made three different trapping sessions of small mammals in two areas: Canale Monterano and Civitavecchia. These areas are characterized by different conditions of anthropic impact: - about Civitavecchia (Santagostino) we are in a mostly urbanized and man-made environment in relation with the presence of the largest european energy hub consisting of the Torvaldaliga power plants. - about Canale Monterano there is a situation of greater naturalness, with agricultural areas, pastures and forest patches. With regard to the accumulation of trace elements analysis were conducted on the hair of small mammals captured and on the bones from barn owl’s pellets. The results show some significant differences for the two locations examined, in particular for the site of Canale Monterano readings are significantly higher in bone samples for the following elements Tl, Th and U due to the geology of the area, while, on the hair is confirmed a difference to Tl as well as a higher concentration of Pb in samples of Civitavecchia. This result is very interesting because it is directly attributable to the higher vehicular traffic and industrial pollution of Civitavecchia. The other important data concerne the concentrations of Mn, which could be due to use of fungicides in agriculture. With regard to micronucleus test, on erythrocytes from circulating blood, analysis showed a generalized genetic damage (from 0 to 8 MN in 1000 MNE) for both locations, according to the Mackey & MacGregor (1979) index used as reference (MNE/1000 ≥ 2), suggesting an alteration of the overall environmental situation

    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ Pubblicazioni Aperte...arrow_drop_down
    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    more_vert
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ Pubblicazioni Aperte...arrow_drop_down
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    Authors: Fistola, Romano;

    Prefigurare assetti urbani futuri nei quali le tecnologie consentano azioni e interazioni fra gli individui inimmaginabili solo pochi anni fa, ha da sempre rappresentato una delle tematiche di ricerca ed approfondimento più interessanti delle scienze della città anche se, probabilmente, non sufficientemente considerate nel dibattito urbanistico del nostro paese degli ultimi venti anni. L’accelerazione verso tali tematiche è stata consistente a partire dai recenti bandi della Comunità Europea e del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca Italiano sulle: Smart City. In questa importante svolta, supportata dalle numerose aziende produttrici di tecnologie, dispositivi e media, sembra tuttavia verificarsi una discontinuità nell’ambito della definizione teorica dei processi connessi alla strutturazione ed alla gestione della Smart City. I numerosi approfondimenti sul tema sembrano svilupparsi lontano dalle scienze del governo delle trasformazioni della città e distanti dal principale ambito disciplinare di riferimento: l’urbanistica. Tale discrasia è probabilmente riconducibile a due fattori: da una parte la marginalizzazione del tema relativo a città ed innovazione tecnologica nel dibattito urbanistico nazionale concentratosi su altri, pur importanti, argomenti e, dall’altra l’approccio marcatamente aziendale che la recente accelerazione ha subito e che, in una logica di mercato, tende ad evitare possibili razionalizzazioni dei processi. All’interno del testo verranno proposti approcci, ipotesi e riflessioni probabilmente non strutturate per definire un ordinato sviluppo teorico ma, probabilmente in grado di aprire dimensioni del ragionamento ed indicare possibili scenari che possano essere successivamente ripresi, confutati e riarticolati dagli altri studiosi delle scienze urbane per definirne un nuovo modo di interpretare e tentare di orientare lo sviluppo urbano. Molte delle riflessioni presentate nel seguito rappresentano semplici spunti che necessitano di ulteriori approfondimenti e sviluppi maggiormente strutturati. Ma pare utile avviare un ragionamento che dimostri come la proposizione del modello “smart” per i moderni sistemi urbani non derivi unicamente da necessità tecnicisticamente aziendali, che spingono all’utilizzo di device di controllo urbano, ma possano essere visti come uno stadio evolutivo della città del quale già da tempo si erano prefigurati gli sviluppi. In altre parole obiettivo di questo paper è quello di tentare di ricondurre le dinamiche di sviluppo della SC nel loro naturale alveo di sviluppo teorico-operativo, anche recuperando approcci e riferimenti metodologici riconducibili allo studio del rapporto fra nuove tecnologie e trasformazioni del sistema urbano da tempo sviluppati in sede di ricerca ma mai concretamente adottati per la definizione di nuovi processi di governo della città. Tema. Journal of Land Use, Mobility and Environment, Vol 6, N° 1 (2013): Smart Cities: Researches, Projects and Good Practices for the City

    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ TeMA: Journal of Lan...arrow_drop_down
    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    12
    citations12
    popularityTop 10%
    influenceTop 10%
    impulseTop 10%
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ TeMA: Journal of Lan...arrow_drop_down
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • Authors: PREZIOSO, MARIA;

    Di fronte alle ipotesi d’intervento politico-strategico scaturite dalle «Dichiarazioni» di Lisbona (2000, 2003 e 2005) e Gothenburg (2001), sono emersi orientamenti, approcci, proposte e iniziative diversi, a volte contrastanti. I risultati del progetto di ricerca transnazionale promosso dall’European Spatial Program Observatory Network (ESPON) dal titolo La dimensione territoriale della strategia Lisbona/Gothenburg ha lo scopo di individuare politiche e criteri comuni secondo cui sviluppare simultaneamente, entro il 2010, in tutti i paesi e le regioni dell’Unione Europea un’economia basata su una conoscenza competitiva (Lisbona) e allo stesso tempo sostenibile (Gothenburg).Dedicare un intero numero del Bollettino della Società Geografica Italiana al tema della «competitività territoriale», ai suoi diversi aspetti, a come si può e si deve misurare, non è solo una scelta dettata dall’attualità di un tema, che comunque chiede una sollecita risposta anche dall’ambito in cui si muove la ricerca geografica e non solo dall’economia. E’ piuttosto la volontà di “partecipare” una precisa linea metodologica ed i risultati che si sono ottenuti in questi ultimi anni rispondendo ai numerosi inviti al cambiamento ed all’innovazione strutturale che vengono dall’Unione Europea, di cui Filippo Bencardino e Maria Prezioso si sono fatti carico impegnandosi nella cura di questo numero. La Dichiarazione di Lisbona (2000) prima, quella di Gothenburg (2001) poi, l’allargamento a 25 (2004) hanno evidenziato la necessità di predisporre modelli politico-organizzativi utili all’integrazione cooperativa tra Stati e regioni, spesso troppo piccoli per esercitare nuove funzioni di politica industriale e monetaria; nell’ambito della competizione tra poli nazionali e sovranazionali (primo fra tutti l’Unione stessa), troppo diversi per garantire il controllo del governo locale dell’economia e del territorio. L’Unione ha posto in luce una più netta e distintiva differenza al suo interno, partendo dalla constatazione che anche le regioni, oltre ...

    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • Authors: LAQUALE, SEBASTIANO; CANDIDO, Vincenzo; D’Addabbo, Trifone;

    Phytoparasitic nematodes cause heavy annual yield losses and thus can be considered among the most dangerous pests for a number of vegetable crops. Management of these parasites has been traditionally based on synthetic pesticides, but because of their high environmental impact we need to find more sustainable products to control nematodes. Biocidal compounds, naturally occurring as products of plant secondary metabolism, may represent a large source of biocompatible nematicides. This review briefly reports the main botanical groups and plant secondary metabolites with a nematicidal potential, as well as the most effective techniques for their exploitation. Nematotoxic volatile products, such as isothiocyanates and nitriles released from the degradation of glucosinolates present in tissues of Brassicaceae plants or cyanide deriving from the cyanogenic glucosides of some Sorghum species can be exploited for nematode control through the incorporation of fresh or dry plant material into the soil. Commercial liquid formulations based on seed oils from neem (Azadirachta indica Juss.) or sesame (Sesamum indicum L.) or water extracts from quillay (Quillaja saponaria Molina) bark or tagetes (Tagetes erecta L.) are already available for soil treatments over the crop cycle and/or seedling root dipping before t ransplant . Many plant species from Asteraceae family, such as Calendula spp., Chrysanthemum spp. and Artemisia spp., have been also demonstrated to be a potential source of nematicidal products for the control of root-knot and cyst phytonematodes economically relevant to vegetable crops. Green manures or crop rotations with indigenous (Medicago spp., Trifolium spp., Vicia spp., Lupinus albus) and tropical (Mucuna spp., Crotalaria spp) Leguminosae species, as well as soil amendments with their formulated plant biomass, have been reported to achieve a satisfactory nematode suppression, due to the high content of bioactive metabolites (phenols, alkaloids, alcohols and mainly saponins) of these plants. Essential oils ...

    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • Authors: Longo, Leonardo;

    Dottorato di ricerca in Ingegneria dei sistemi agrari e forestali ; Il presente lavoro ha riguardato la valorizzazione energetica della biomassa ritraibile dalle potature del nocciolo, in un’ottica di sviluppo delle risorse del territorio, coerentemente con la vocazione corilicola del Viterbese. A tal proposito è stato studiato l’impiego di un reattore prototipale a letto fisso di tipo Imbert per la gassificazione del biotriturato, ottenuto a seguito dell’essiccamento e successiva triturazione delle potature di nocciolo. I risultati ottenuti mostrano la capacità del sistema di gassificazione di produrre un syngas avente caratteristiche in linea con i dati di letteratura. Dalla sperimentazione condotta si evince che le percentuali in volume di monossido di carbonio ed idrogeno variano rispettivamente dal 14% al 17% e dal 13% a poco meno del 17% mentre il contenuto di metano si è mantenuto mediamente al di sotto del 2%. Il potere calorifico inferiore del syngas è risultato oscillare in un intervallo tra i 3,85 MJ/Nm3 e i 4,46 MJ/Nm3. ; In the present work the energy recovery of residual biomass from hazelnut pruning has been studied, in order to enhance the local resources according to the strong local hazelnut production. As a consequence, the use of a fixed bed Imbert prototype reactor for the gasification of biomass, obtained after drying and subsequent shredding of hazelnut pruning, has been investigated. The results are in good agreement with literature data in terms of syngas energy properties. In more detail, experiments have shown that the percentage by volume of carbon monoxide and hydrogen varies from 14% to 17% and from 13% to a value slightly lower than 17%, respectively, while the average methane content is less than 2% by volume. The lower heating value of syngas ranges from 3,85 MJ/Nm3 to 4,46 MJ/Nm3.

    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    Authors: Ludovisi, Alessandro; Cappelletti, David; Elia, Antonia Concetta; Gigante, Daniela; +4 Authors

    This site includes coastal dune ecosystems of Central Italy, both along Tyrrhenian and Adriatic coastline. The flora and the fauna of the site is highly specialized with a relevant ecological value. On the other side, the site includes one of the most threatened ecosystems at national and European level, mainly due to direct and indirect human pressures. These areas host many EU interest habitats and species and are included in the Nature 2000 Network. Major EU Habitats are: Habitat 1210 (Annual vegetation of drift lines), Habitat 2110 (Embryonic shifting dunes), Habitat 2120 (Shifting dunes along the shorelines with Ammophila arenaria), Habitat 2230 (Malcolmietalia dune grasslands), priority Habitat 2250* (Coastal dunes with Juniperus spp.), Habitat 2260 (Cisto-Lavanduletalia dune sclerophyllous scrubs) and priority Habitat 2270* (Wooded dunes with Pinuspinea and/or Pinus pinaster). The main topics of the ecological monitoring are: the temporal dynamics of plant diversity and abundance of coastal EU habitats, the periodical observation of nesting avifauna and Testudo hermanni, and the multi-temporal analysis of land cover types and its distribution, as well as of dune morphology and shoreline evolution.

    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ ZENODOarrow_drop_down
    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    ZENODO
    Part of book or chapter of book . 2021
    License: CC BY SA
    Data sources: Datacite
    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    ZENODO
    Other literature type . 2021
    License: CC BY SA
    Data sources: ZENODO
    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    ZENODO
    Part of book or chapter of book . 2021
    License: CC BY SA
    Data sources: Datacite
    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    visibility52
    visibilityviews52
    downloaddownloads24
    Powered by Usage counts
    more_vert
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ ZENODOarrow_drop_down
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
      ZENODO
      Part of book or chapter of book . 2021
      License: CC BY SA
      Data sources: Datacite
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
      ZENODO
      Other literature type . 2021
      License: CC BY SA
      Data sources: ZENODO
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
      ZENODO
      Part of book or chapter of book . 2021
      License: CC BY SA
      Data sources: Datacite
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    Authors: CHIAZZESE, MURJAL;

    The effect of greenhouse gases (GHG) on climate change led many experts to consider the reduction of GHGs emissions as a crucial strategy to tackle the predicted global warming. In particular, atmospheric warming is caused mainly by carbon dioxide (CO2), methane (CH4) and nitrous oxide (N2O). It is widely accepted that the main anthropogenic source of GHG (except CO2) is due to agriculture activities. The purpose of this study was to help define concepts and tools to facilitate agricultural sector to reduce greenhouse gas emissions. In particular we based our focus on measuring systems for CO2 emissions, testing the performance of novel system (SASSFlux) and its features in different condition with two widely used instruments (Bruel&Kjaer and gas chromatography). Moreover we testing two process-based models, DNDC and SPACSYS, evaluating their performance and the agreement between simulated and measured data on a experiment carried out on lysimeters. At the end we applied all the knowledge acquired on a field experiment evaluating CO2 and N2O emissions from different organic and mineral fertilizers and tillage. The complete thesis aims to provide a comprehensive view of the different aspects to be addressed in the assessment of GHG emissions from different scenarios of agricultural management. L'effetto dei gas serra sul cambiamento climatico ha portato molti esperti a considerare la riduzione delle emissioni di gas serra come strategia per il riscaldamento globale. In particolare tale fenomeno è causato dall’anidride carbonica (CO2), metano (CH4) e il protossido di azoto (N2O). E 'ampiamente accettato che la principale fonte antropica di gas a effetto serra (tranne CO2) è dovuta alle attività agricole. Lo scopo di questo studio è quello di definire concetti e strumenti per facilitare il settore agricolo a ridurre le emissioni di gas serra. In particolare, abbiamo posto la nostra attenzione ai sistemi di misurazione delle emissioni dal suolo, testando un nuovo sistema (SASSFlux) e le sue caratteristiche a confronto con due strumenti ampiamente utilizzati (Bruel & Kjaer e gascromatografia). Inoltre abbiamo testato due modelli di simulazione (DNDC e SPACSYS) valutando i dati simulati e quelli misurati su un esperimento effettuato su lisimetri. In fine abbiamo applicato le conoscenze acquisite in pieno campo per la valutazione delle emissioni di CO2 e N2O con diversi concimi e lavorazione del terreno. La tesi si propone di fornire una visione completa dei diversi aspetti da affrontare nella valutazione delle emissioni di gas serra provenienti da diversi scenari di gestione agricola.

    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ DocTA - Doctoral The...arrow_drop_down
    image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/ DocTA - Doctoral The...arrow_drop_down
      image/svg+xml art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos Open Access logo, converted into svg, designed by PLoS. This version with transparent background. http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Open_Access_logo_PLoS_white.svg art designer at PLoS, modified by Wikipedia users Nina, Beao, JakobVoss, and AnonMoos http://www.plos.org/
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
  • Authors: Fabiani, Stefano;

    Dottorato di ricerca in Economia e territorio ; Con il presente studio si intende approfondire i potenziali effetti che un intervento sulla gestione della componete energetica delle aziende agricole italiane, può generare in riferimento alle performance economiche e al contributo positivo agli obiettivi di lotta ai cambiamenti climatici. Alla luce degli attuali indirizzi di politica nazionale e comunitaria (orientati a ridurre le emissioni di gas serra) ed in virtù della necessità di supportare le aziende agricole italiane, in periodo come quello attuale caratterizzato da notevoli difficoltà a livello economico, è più che mai auspicabile realizzare interventi di sostegno alle imprese italiane funzionali al raggiungimento di obiettivi di sviluppo, riduzione dei costi e sostenibilità, promuovendo prioritariamente quelle iniziative volte al contenimento dei consumi energetici, all’autoproduzione di energia da fonte rinnovabile (dove possibile) ed alla riduzione delle emissioni dei processi produttivi. Le imprese agricole in particolare possono trarre importanti benefici ma, per beneficiare appieno delle opportunità offerte dalla normativa in materia, dovrebbero essere pienamente consapevoli delle loro potenzialità e messe nelle condizioni di poter realizzare progetti ed investimenti in questi settori strategici. Il supporto delle pubbliche amministrazioni e del modo della ricerca su questi aspetti è un elemento fondamentale per dare il via a questo processo. ; The aim of the study is to investigate the potential effects of actions focused on energy management on Italian farms, in terms of increase of economic performance and contribution to the achievement of goals of combating climate change policies. Considering both the addresses of national and EU strategies (targeted to the reduction of greenhouse gas) and the need to support the Italian firms in the current scenario (characterized by considerable economic difficulties), it is desirable to carry out a set of measures to support them - promoting primarily those aimed at reducing energy consumption, self-production of energy from renewable sources (where possible) and decrease of emissions from production processes - in order to reach development, reduction of costs and sustainability goals. Italian farms can benefit significantly from this policy framework, but they should be fully aware of their potential and able to carry out projects and investments in this strategic sector. The effort of research institutions and public administrations on these issues is a key element to get this process started.

    addClaim

    This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

    You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.
    0
    citations0
    popularityAverage
    influenceAverage
    impulseAverage
    BIP!Powered by BIP!
    more_vert
      addClaim

      This Research product is the result of merged Research products in OpenAIRE.

      You have already added works in your ORCID record related to the merged Research product.